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Gay & Bisex

il mio primo ragazzo


di feltrone
02.01.2021    |    769    |    0 9.2
"Fummo fuori e lo trovai sulla soglia - hai fretta di tornare a casa? - disse - no, ti va di fare due passi insieme? - fece cenno di si e camminammo insieme,..."
A 16 anni è difficile capire perché sono diverso dagli altri,invece di essere attratto dalle ragazze come tutti ,a me piacciono i ragazzi,me li sogno che ci baciamo,che mi prendono con tutta la loro virilità,spesso mi trovo bagnato nel letto,tutto appiccicoso e con il fiatone.
In classe mia c'era un ragazzo di colore,una mattina ero fatalmente perso dietro ai suoi occhi neri,mi immaginavo di fare l'amore con lui,sentii che qualcuno mi strattonava,era Michela la mia compagna di banco
- Giacomo ,ti sei incantato? -
- oh scusa ,ero sovrappensiero -
- si,come no,ti finisci gli occhi a guardare Fela - e rise,lei sapeva tutto di me
- si vede tanto eh? -
- bisognerebbe essere ciechi per non capirlo,perché non ci provi? -
- ma sei matta? quello mi manda affanculo come minimo -
- non puoi saperlo se non ti muovi,secondo me gli piaci -
- non ho coraggio,non ce la faccio - vidi che si alzò,eravamo in pausa,e si diresse da lui,avevo il cuore in gola,sapevo che Michela era un tipo dalle mille iniziative e non si vergognava di niente,dopo poco tornò da me
- come prevedevo ,tutto a posto - fece
- che vuoi dire? -
- quando usciamo gli ho detto che vuoi parlargli -
- cosa gli dico? mica posso fargli la dichiarazione -
- perché no? non aspetta altro -
- che ti ha detto? -
- che gli piaci,ma devi dichiararti tu - rimasi di sasso a quelle parole,non sapevo se scherzava o parlava sul serio,la guardai
- non è che ti prendi gioco di me? -
-Giacomo sono tua amica,come potrei - ricominciò la lezione,ma io non seguii niente,ero troppo preso dai pensieri,suonò la campanella e titubante mi avviai all'uscita,Michela mi fece l'occhiolino e mi lasciò solo,Fela temporeggiava,poi prese il corridoio,io dietro,ogni tanto si voltava.
Fummo fuori e lo trovai sulla soglia
- hai fretta di tornare a casa? - disse
- no,ti va di fare due passi insieme? - fece cenno di si e camminammo insieme,mi voltai a guardarlo,non sapevo come cominciare
- allora volevi dirmi qualcosa? - chiese,io abbassai la testa e mormorai
- si,che mi piaci,ma son sicuro che hai altri interessi - mi prese la mano
- che stupido che sei,a me interessi eccome e da molto -
- dici davvero? - eravamo nel parco poco distante,praticamente solo io e lui,mi prese la testa fra le mani e mi baciò,il cuore mi batteva a mille,lo abbracciai,se era un sogno non volevo svegliarmi,rimanemmo incollati così a lungo mentre le lingue si incrociavano furiosamente,mi mancava il fiato ,ci staccammo
- Giacomo ,io sono gay come lo sei tu -
- scusa ma non avevo capito -
- vuoi diventare il mio ragazzo? -
- non desidero altro,ma devi sapere che tu sei il primo -
- per me no,ma tu conti più di tutti - proseguimmo mano nella mano,mi accompagnò a casa,non potemmo baciarci,c'era troppa gente ma con gli occhi ci intendemmo
- a domani amore mio- disse
- a domani,ti voglio bene -
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